Lettori fissi

domenica 9 febbraio 2025

Il pressing - Aiutare le api a ripartire

La mia esperienza con questa tecnica parte da lontano, ancora sui social non se ne parlava e quando se ne parlava non veniva certo chiamata pressing ma : " stringere le api per farle stare meglio".

Ma in cosa consiste questa tecnica? 

Il pressing è una tecnica molto semplice, prendiamo una famiglia di api, facciamo che siamo in una zona del nord Italia e che siamo al 7 Febbraio 2025. Questa famiglia si presenta su 6 favi cosi composti:

  • favo con poche scorte e poco popolato di api
  • favo di scorte coperto a metà di api
  • favo con rosa di covata e regina coperto di api
  • favo con rosa di covata coperto di api
  • favo con scorte coperto a metà di api
Stabilita l'entità della famiglia e operando in una giornata di sole quando il glomere è aperto e si prevede volo, possiamo operare andando a stringere ( pressare ) la famiglia sui soli favi di covata e di non scendere comunque sotto i 3 favi. Operando nella migliore delle ipotesi andiamo a comporre così la famiglia:

  • favo di scorte contro la parete esterna
  • favo di covata
  • favo di covata con regina
  • diaframma
( qualora ne abbiate la possibilità usare due diaframmi e posizionare al centro dell'arnia ) 

I favi con le scorte e le api ivi comprese le posizionate al di la del diaframma ed esse nel corso della giornata torneranno sui telai contente la covata. 
Questa operazione permette una migliore termoregolazione della camera di covata e quindi una ripresa vigorosa della deposizione. 
Attenzione però, ci sono anche degli svantaggi soprattutto con pesanti ritorni di freddo all'orizzonte in quanto più covata equivale a più consumi di scorte di miele. 
Pertanto resta fondamentale la presenza di corone di miele nei telai di contenente covata e posizionare un panetto di candito, in quale dovrà sempre essere presente fino a quando la stagione lo richiede. 
Per non indugiare oltre vi allego un video da me fatto che spiega il mio modo di operare in una famiglia medio piccola: Pressing.

A titolo informativo allego due grafici elaborati dalle mie bilance 3bee che mostrano chiaramente l'andamento delle temperature all'interno della camera di covata ( il sensore interno è nel medesimo posto di sempre ) e della temperatura esterna.

Questo grafico rappresenta la temperatura rilevata internamente all'alveare prima e dopo il pressing. Si nota chiaramente come questa tecnica stressi meno le api andando a eliminare sbalzi di temperatura e permetta un mantenimento costante della stessa anche se le temperature esterne diminuiscono.








Questo grafico rappresenta l'andamento della temperatura esterna rilevata dalla bilancia. Si evince chiaramente che pur essendo drasticamente diminuita la temperatura, le api mantengono meglio il calore all'interno della camera di covata.







Detto questo cari lettori, chiudo l'articolo nella speranza di aver fatto ulteriore chiarezza su questa tecnica.
Vi invito a iscrivervi ai canali social, Facebook, Instagram e YouTube, nonché a questo blog. 
Mi trovate come Christian Bottoni o Apicoltura Ape Ubriaca. 
A presto!

domenica 28 gennaio 2024

Produzioni locali, un vero aiuto al territorio

Il Dolce Miele a Km Zero: Un Viaggio nel Gusto Locale

Il miele a km zero è molto più di un semplice prodotto alimentare. È un connubio tra la natura, la sostenibilità e il gusto autentico del territorio. In questo post, esploreremo le meraviglie del miele locale, scoprendo i benefici di scegliere prodotti a km zero per arricchire la nostra tavola e sostenere le comunità locali.

Il Legame tra Api e Territorio

Le api sono piccoli artigiani della natura, e il loro instancabile lavoro è alla base della produzione di miele. Quando scegliamo il miele a km zero, sosteniamo direttamente le api locali che giocano un ruolo cruciale nell'impollinazione di fiori e coltivazioni circostanti. Questo non solo contribuisce alla biodiversità, ma garantisce anche un raccolto più ricco per gli agricoltori locali.

La Sostenibilità nel Piatto

Optare per il miele a km zero è una scelta sostenibile. Riducendo la distanza tra la produzione e il consumatore, si abbassano le emissioni di gas serra legate al trasporto. Inoltre, le api beneficiano dei fiori locali, creando un ciclo sostenibile che preserva la salute dell'ambiente.

Il Gusto Autentico del Territorio

Ogni varietà di miele ha un profilo aromatico unico, influenzato dalla flora circostante. Il miele a km zero cattura veramente l'anima del territorio, offrendo sapori e aromi che riflettono la varietà di fiori presenti nella zona. Dalle note floreali alle sfumature leggermente fruttate, ogni cucchiaio è un viaggio gustativo nel paesaggio locale.

Coinvolgere le Comunità Locali

Scegliere il miele a km zero significa sostenere le piccole imprese agricole e le comunità locali. Gli apicoltori locali giocano un ruolo cruciale nella conservazione delle api e nella produzione di miele di alta qualità. Acquistare direttamente da loro non solo garantisce un prodotto fresco, ma contribuisce anche al sostentamento economico delle comunità locali.

Conclusioni: Un Impegno per il Territorio e il Palato

In conclusione, il miele a km zero rappresenta un impegno per la sostenibilità, la biodiversità e il gusto autentico. Ogni cucchiaio è un piccolo atto di amore per il nostro territorio e un gesto di supporto alle api e alle comunità locali. La prossima volta che aggiungete il miele al vostro carrello della spesa, considerate l'opzione di abbracciare il dolce mondo del miele a km zero.