Quando la stagione apistica volge al termine e ci si accinge a qualche mese di meritato riposo, comincia il rito dei post sui social, in particolare nei gruppi di apicoltura, di post con foto di barattoli di miele con relativo prezzo ( solitamente basso ). A farla da padrone sono i commenti sotto al post che si possono riassumere in:
- quello non è miele
- chissà cosa c'e' dentro
- quella cosa li non la darei nemmeno al mio cane
Difficilmente se non in rari casi si trovano argomentazioni strutturate, condivisibili o meno, che cercano di fare chiarezza sul perché si trova del miele a così basso prezzo, quando è ben chiaro quanto sia complicato e costoso produrlo in Italia.
Partiamo dal presupposto che quasi la totalità di questi post ritrae miele venduto nella grande distribuzione e che le dinamiche sui prezzi della grande distribuzione sono molto aggressive.
Detto questo provo, con tutti i miei limiti, a fare una mia analisi del problema.
Sappiamo bene quanto sia sempre più difficile e complicato riuscire a far si che le api raccolgano nettare e producano miele, questo dovuto ai cambiamenti climatici e all'enorme quantità di pesticidi usati in agricoltura che minano la sopravvivenza delle stesse api e degli insetti impollinatori.
Sappiamo anche che la Cina ha invaso il mercato con MIELE FABBRICATO in laboratorio, si proprio la Cina, paese che più di chiunque altro perde alveari e api ( in alcune regioni le piante vengono impollinate manualmente dall'uomo ) ma nel contempo aumenta le esportazioni di miele.
Questo miele, che miele non è, è frutto di un processo di miscelazione di sciroppo di riso, aromi e altri prodotti, insomma nulla di naturale, facilmente riproducibile; non necessita di api, non è soggetto al clima, sempre disponibile e sopratutto, cosa che interessa al mercato E' REPERIBILE A BASSO COSTO!
E' anche complicato scoprire questa contraffazione in quanto lo sciroppo di riso ha caratteristiche molto simili al miele.
Ovviamente questo finto miele non viene usato puro, ma viene usato per tagliare il VERO MIELE, rendendo ancora più complicato scoprire la frode. Altre volte invece lo si usa ( Bulgaria in testa ) come nutrimento forzato per le api, le quali mangiandolo, fanno miele da questa schifezza.
Ma come arriva in Europa? Semplice, lo spiega molto bene il presidente di Conapi :
"Operatori compiacenti e maglie troppo larghe di alcune frontiere: «La triangolazione – aggiunge il presidente Conapi – è la classica operazione attraverso la quale un miele extracomunitario entra illegalmente in un paese membro e diventa comunitario. Purtroppo per quello cinese la Spagna resta una porta troppo aperta ma anche Belgio e Inghilterra dovrebbero avere controlli più stretti»."
Ma perché questo voler contraffare il miele? Innanzi diciamo che il miele è il terzo prodotto più contraffatto.
Quello italiano poi, viste le stringenti norme del settore rispetto a quelle europee ed extra europee, mantiene in media un costo al kg molto più elevato, ed è proprio questo gap con il miele estero, unito ad una richiesta di prodotto sempre maggiore, a far gola a truffatori e gente di dubbia moralità.
Quindi cosa deve fare il consumatore per tutelarsi?
Sicuramente è cosa fondamentale il rapporto di fiducia che il consumatore finale deve necessariamente avere o con un marchio o con un apicoltore dal quale si rifornisce. Sicuramente occorre optare verso i mieli italiani ( a breve farò un post sui mieli italiani ) districandosi e valutando quelle che sono possibili anomalie ( prezzo troppo basso per un miele italiano ) e optare per mieli più locali possibili.
Seguiranno altri post su questi argomenti.
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