Lettori fissi

mercoledì 2 gennaio 2019

Due milioni di euro per l'apicoltura per il biennio 2019/20

A tre settimane da un articolo apparso sul sole 24 ore, "il governo del popolo con la legge di bilancio del popolo", ha dimostrato la miopia delle istituzioni nell'affrontare seriamente e con contributi sostanziosi, quelle che sono le problematiche
vere che affliggono il settore dell'apicoltura.
Problematiche che a mio avviso cambiano molto da nord a sud e nei vari tipi di areale presenti in Italia.
Due milioni a livello nazionale per un biennio... briciole di fronte ai miliardi investiti annualmente nel comparto agricolo. Tralasciando le polemiche, l'articolo introdotto in manovra recita:

articolo 1, comma 384: “Per la realizzazione di progetti nel settore apistico finalizzati al sostegno di produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. All'attuazione della disposizione di cui al presente comma si provvede con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.”

Il decreto attuativo dovrà andare a definire normare nello specifico chi avrà diritto ai fondi e per quali progetti, quindi la vera curiosità che mi stuzzica la fantasia è nell'aspettare tale decreto.

Ben venga aggiungere due milioni di euro a progetti a sostegno dell'apicoltura ma troppo poco viene fatto dalla politica che non da a questa attività la giusta considerazione che merita.
Basti pensare al valore non riconosciuto del servizio di impollinazione per far capire che da solo vale miliardi di euro.
Occorre rivedere la politica, offrendo pac e incentivi per il mantenimento degli alveari ( alle aziende che dimostrano di lavorare seriamente e con criterio ) così da aiutare un settore che deve combattere su troppi fronti e che vede le api vittime di una condotta umana sconsiderata.



1 commento:

  1. Tranquilli, i professionisti dei contributi sono già a lavoro per l'accaparramento,ai veri apicoltori rimarranno le briciole, sono contrario a qualsiasi tipo di aiuto in denaro, gli aiuti si danno per esempio vietando qualsiasi prodotto nocivo e non moratorie, proroghe e palliativi.

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